Sabato 11 marzo ore 17.00 Auditorium f.lli Olivieri
Dopo la prima esecuzione del Trio op. 49 di Mendelssohn (23 settembre del 1839), un entusiasta Schumann elogiando l’opera scrisse che: “Questo Trio è una eccellente composizione […] Mendelssohn è il Mozart del nostro momento storico, il più brillante dei musicisti, quello che ha individuato più chiaramente le contraddizioni dell’epoca e il primo che le ha riconciliate tra di loro”. Il Trio riflette pienamente quel nitore della forma classica così come una grande omogeneità nella condotta melodica tra gli strumenti, cifre stilistiche del musicista di Amburgo. Il Quartetto op. 80 n. 6 mostra fin dalle prime battute un forte senso di dolore. La composizione di questo gioiello cameristico si deve alla prematura scomparsa dell’amatissima sorella di Mendelssohn, Fanny. Il tormento è confermato già a partire dalla scelta del tono d’imposto fa minore (espressione di inquietudine secondo la teoria degli affetti) e a seguire dai concitati e dissonanti tremoli che aprono l’irrequieto Allegro vivace assai. Elegiaco l’Adagio dalla permeante malinconia, esplicita testimonianza dello struggimento dell’Autore.
TRIO HYÁKINTHOS
Luigi Camedda PIANOFORTE
Rebecca Bove VIOLINO
Nicola Tomasi VIOLONCELLO
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY (1809-1847)
TRIO OP. 49 N. 1 IN RE MIN.
- Molto allegro ed agitato
- Andante con moto tranquillo
- Scherzo. Leggiero e vivace
- Finale.Allegro assai appassionato
QUARTETTO ERINNI
Cristina Ballarini e Ilaria Salsa VIOLINI
Silvia Rossi VIOLA
Isabella Veggiotti VIOLONCELLO
FELIX MENDELSSOHN-BARTHOLDY
QUARTETTO IN FA MIN. OP. 80 N. 6
- Allegro vivace assai
- Allegro assai
- Adagio
- Finale: Allegro molto