Sabato 10 aprile 2021, ore 17 Hommage al grande Astor (nel 100°) e al Sudamerica
Era nato a Mar del Plata l’11 marzo 1921, cento anni fa. A lungo incompreso, se non apertamente snobbato dagli ambienti ufficiali, l’argentino Piazzolla fu musicista a 360 gradi dalla poliedrica personalità. Studiò in patria con il conterraneo Ginastera, ma sentì poi l’esigenza di completare la formazione in Europa, approfondendo la direzione d’orchestra con Scherchen e la composizione con Nadia Boulanger. Profondamente legato alla terra d’origine, ormai entrato nella leggenda, assurto a «simbolo di una Argentina mai abbastanza ricordata», egli incarna l’idea stessa del Tango, la più tipica e sensuale delle danze sudamericane. Non a caso per molti Piazzolla semplicemente è il Tango, anche se questa è un’immagine in parte riduttiva. E allora ecco che il programma odierno approda per l’appunto a Piazzolla, dopo aver esplorato l’universo dei poco noti e pur significativi Pujol (chitarrista argentino che di Piazzolla come pure di Villa Lobos subì l’influsso) e del brasiliano Gnattali che seppe re-interpretare consolidate forme con linguaggio personale. (A.P.)
Irene Sacchetti flauto
Fabio Bussola chitarra
Máximo Diego Pujol (1957)
Suite Buenos Aires
Pompeya
Palermo
San Telmo
Microcentro
Radamés Gnattali (1906-1988)
Sonatina
Cantando con semplicidade
Espressivo e poco Rubato
Movida
Astor Piazzolla (1921-1992)
Histoire du Tango
Bordel 1900
Café 1930
Nightclub 1960
presentazione di Alessandro Orlando
Ecco poi per sabato 17 aprile un programma tutto novecentesco che vede l’abbinamento dapprima di flauto e pianoforte, con la superlativa Sonata del poliedrico Poulenc, massimo esponente del Group Les Six, in appaiamento ad un brano del relativamente raro Karg-Elert. Ad interpretare tali lavori il duo formato da Martina Soffiati e Ruta Stadalmykaite. Poi entra in gioco la voce di Federica Passoni assecondata dal pianoforte di Marta Conte: offriranno all’ascolto Songs del novecentesco e statunitense George Crumb ed una rassicurante e sempre gradita pagina di Tosti, l’incontrastato dominatore della romanza da salotto. A introdurre il concerto nuovamente il flautista Alessandro Orlando che, forte di una sua recente Tesi di Laurea su Mario Pilati, ha ormai acquisito una notevole competenza di novecentista.