Auditorium Fratelli Olivieri
Una carrellata di musica, quella di oggi, per onorare il Giorno della Memoria. In apertura una Ciaccona per chitarra del fiorentino Castelnuovo-Tedesco a cui fanno seguito alcune liriche da camera. Refugee Blues, una “litania lamentosa” dello statunitense Fairouz intessuta sull’omonimo poema di W. H. Auden, precede l’esecuzione di Barque d’or del mantovano Finzi e di due dei ‘Sonnet’ del Castelnuovo-T., che musicati su testi di Shakespeare restituiscono “una straordinaria e perfetta ricchezza di immagini”. Completano il programma pagine più affabili come Humoresque di Dvořák, gli amabili Four short pieces for violin di Bridge e Salut d’amour, vero e proprio gioiello dell’inglese Elgar, apprezzato per la dolcezza e il romanticismo che ne traspare. A chiudere il concerto ancora le calde sonorità del violino sostenute dal pianoforte, offrendoci insieme i Three pieces from Schindler’s List di J. Williams, all’interno dei quali si ricorda la famosa e toccante melodia composta dal Maestro e, infine, Hebrew Melody di J. Achron, compositore devoto alle proprie origini e tradizioni ebraiche.
Mario Castelnuovo-Tedesco, Variations à travers les siècles
Matteo Osmieri, Chitarra
Mohammed Fairouz, Refugee Blues
Federica Passoni soprano
Marta Conte pianoforte
Mario Castelnuovo-Tedesco, Sonnet CIV op. 125/1
Sonnet LVII op. 125/1
Danae Rikos soprano
Marta Conte pianoforte
Antonin Dvoàk, Humoresque
Frank Bridge, Four short pieces for violin H104
Edward Elgar, Salut d’amour
Tina Vercellino violin
Francesca Leonardi pianoforte
John Williams, Three pieces from “Schindler’s List”
Joseph Achron, Hebrew Melody
Marsiona Bardhi violin
Francesca Leonardi pianoforte