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Ciclo “Concerti Pianistici/II, selezionati da Antonio Pompa-Baldi”

Sabato 12 febbraio ore 17:00
“Auditorium Fratelli Olivieri”

L’undicesimo incontro della stagione concertistica vede in esordio un insolito brano per tamburo rullante. Per l’appunto, si parla della March Cadenza del danese Mortensen, affermato docente e percussionista, caratterizzata da patenti passi di bravura e rigore ritmico. Sonorità ben più intime e malinconiche quelle che l’inglese Glentworth ha dedicato al vibrafono in Blues for Gilbert, pagina densa di armonie coloristiche che richiamano perfettamente lo stile compositivo. Segue, dello statunitense Stout, il primo movimento dalle Two Mexican Dances, consolidato brano del repertorio per Marimba. Tripartito e impreziosito da ostinati ritmici, vengono esaltate e sviluppate le potenzialità dinamico-timbriche dello strumento. Seconda parte del concerto dedicata alla monumentale Sonata in si minore di Liszt. Scritta nel 1853 in omaggio a Schumann, rappresenta un vero e proprio unicum nella produzione pianistica del compositore. Ispirata alla forma classica ma con l’intento di superarla, si struttura in un ampio e organico movimento, banco di prova per sperimentazioni armoniche e formali.

Gert Mortensen, March Cadenza per tamburo rullante
Mark Glentworth, Blues for Gilbert per vibrafono
Gordon Stout, Primo movimento dalle Two Mexican Dances per Marimba

Alessandro Gerlo, percussioni

Franz Liszt, Sonata in si minore S. 178
Lento assai – Allegro energico – Grandioso, dolce con grazia –
Cantando espressivo – Andante sostenuto

Romain Thor Denuit, pianoforte