Sabato 19 febbraio ore 17:00
“Auditorium Fratelli Olivieri”
Protagonista di quest’oggi il pianoforte, con un programma imperniato su due capisaldi del Romanticismo. In apertura la Sonata n. 2 in si bemolle minore op.35, pagina illustre del ‘selvaggio’ Chopin. Composta nel 1839, contiene al suo interno la celebre Marche Funèbre (scritta nel ’37), nucleo prodromico assurto a ruolo centrale di fulcro emotivo, dal quale scaturiscono altri tre movimenti. Partitura in cui la ricerca formale è commistionata all’“audacia delle dissonanze e nelle armonie inconsuete”, come ebbe a dire Schumann. Ed è proprio col compositore di Zwickau che proseguirà il concerto, con l’esecuzione del Carnevale di Vienna op. 26. Scritta verso la fine del soggiorno nella capitale austriaca, fu concepita come una “grande sonata romantica”. L’opera presenta i tratti tipici della natura caleidoscopica di Schumann: cinque movimenti connessi tra loro da rapporti tonali fondati sul parallelismo, dove idee appassionate si alternano a momenti più lirici. Zerrissenheit che per un attimo riporta alle ‘maschere’ di Florestano ed Usebio.
Frédéric Chopin, Sonata op. 35 in si bem minore
Grave, doppio movimento – Scherzo – Marcia funebre. Lento – Finale, Presto
Luca Cozzi, pianoforte
Robert Schumann, Carnevale di Vienna op.26
Allegro – Romanza – Scherzino – Intermezzo – Finale
Francesco Parolo, pianoforte