Sabato 15 maggio 2021, ore 17
Ecco poi per sabato 15 maggio (concerto n° 15) un programma fuori dagli schemi davvero, che vede impegnata dapprima la chitarra, solista Matteo Osmieri, poi una formazione di duo, flauto e chitarra, e allora Alessia Binda e ancora Matteo Osmieri.
Programma davvero intrigante che di fatto si commenta (quasi da solo). Ma ci sarà Benedetta Rantica ad illustrarlo con cura e simpatia.
Un programma davvero variegato che s’inaugura con una serie di saporose variazioni della ginevrina Fernande Peyrot, allieva di Bloch e Dalcroze, poi di Dukas e Gédalge, autrice dalla misurata produzione e dalla lunga esistenza. Poi il polacco Tansman, naturalizzato francese che ‘osa’ trasporre sulla chitarra nientemeno che le sofisticate armonie scriabiniane. Seconda parte di concerto all’insegna del duo di flauto e chitarra; e sarà un viaggio nel tempo e nello spazio, a partire dal settecentesco eporediese Francesco Molino, attivo a Parigi, sensibile alla nuova temperie romantica. A seguire gli elvetici Burkhard e Haug: l’uno svizzero tedesco, l’altro nativo di Basilea, entrambi abili nel far rivivere con linguaggio novecentesco consolidate forme. In chiusura sarà curioso ascoltare in una veste timbrica inedita le celeberrime Danze popolari rumene che l’ungherese Bartók approntò nel 1915, riversandovi l’esito delle sue ricerche etnofoniche nell’ambito del patrimonio folkorico danubiano. Pagine per lo più irruente, innervate di ritmi sfrenati, barbarici, pervase d’un travolgente vitalismo. (A.P.)
Matteo Osmieri chitarra
Fernande Peyrot (1888-1978)
Thème et variations
Vivace scherzando – Allegro con fuoco – Allegretto – Adagio – Allegro – Andante
Alexandre Tansman (1897-1986)
Variations sur un thème de Scriabine
Lento – L’istesso tempo – Un poco più mosso – Vivo (non troppo)
Lento cantabile, un poco rubato – Allegretto grazioso (Mazurka) – Allegro con moto (fugato)
Alessia Binda flauto
Matteo Osmieri chitarra
Francesco Giovanni Molino (1768-1847)
Notturno op. 37
Largo non troppo – Romanza – Rondò pastorale
Willy Burkhard (1900-1955)
Serenade op. 71
Praeludium und Lied – Romanze – Marsch
Hans Haug (1900-1967)
Capriccio per flauto e chitarra
Prélude – Sérénade à l’inconnue – Gigue
Béla Bartók (1881-1945)
Danze popolari rumene
Jocul cu bât (Danza col bastone)
Brâul (Danza della fascia)
Pe loc (Danza sul posto)
Buciumeana (Danza del corno)
Poarga româneasca (Polka romena)
Maruntel (Danza veloce)
presentazione di Benedetta Rantica
Quanto al concerto successivo (sabato 22 maggio) il sedicesimo di stagione, avrà per protagonista due pianiste, Giulia Ventura innanzitutto (che in primis si esibirà da solista) e che poi si unirà alla ‘collega’ e compagna Eri Hamakawa. Tutta protesa sulla letteratura romantica la prima parte che si spinge sino al ?900 di Debussy, poi il Classicismo di Beethoven e Schubert sul versante di due serie di Variazioni a 4 mani di non frequente circolazione in sede di concerto. Da non perdere e da seguire al meglio anche grazie alle note illustrative di Raffaella Pavin