Insegnamento | Storia della musica |
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Federico Fornoni si è laureato in Musicologia all’Università di Pavia (sede di Cremona), dove ha conseguito anche il Dottorato di ricerca in Musicologia e Scienze filologiche. Titolare della cattedra di Storia della musica al Conservatorio di Novara, è stato assegnista di ricerca all’Università di Berna, professore a contratto all’ISSM “G. Donizetti” di Bergamo e ha insegnato Storia della musica all’ISSM “G. Paisiello” di Taranto e al Conservatorio di Potenza. Dal 2004 al 2018 ha collaborato con la Fondazione Donizetti di Bergamo come ricercatore.
Nel 2014 gli è stato assegnato il “Premio Rotary Giacomo Puccini Ricerca” per il progetto Scene di seduzione nell’opera italiana del secondo Ottocento: da «Rigoletto» a «Madama Butterfly». Ne è nata una monografia pubblicata da Olschki nelle collane del Centro studi Giacomo Puccini di Lucca: L’opera a luci rosse. Seduzione e sessualità nel melodramma del secondo Ottocento.
Dal 2006 al 2018 ha curato la collana «Quaderni della Fondazione Donizetti» (54 numeri) e dal 2011 è curatore della collana «Vox Imago». Ha fondato la rivista «Donizetti Studies», di cui è direttore.
La sua attività di ricerca è dedicata principalmente alla drammaturgia musicale ottocentesca e alla storia della musica in Lombardia. È autore della monografia Oltre il belcanto. Direttrici drammaturgiche del teatro donizettiano (Musicom, con il patrocinio dell’Université de Fribourg, 2020) e ha organizzato convegni dedicati alla musica per banda, alla musica popolare nel sud Italia, a Giovanni Simone Mayr, a Gaetano Donizetti, a Giuseppe Donizetti, a Francesco Stabile. Ha inoltre curato 6 volumi: Feste e bande nel sud Italia, fra storia e tradizione (Conservatorio di Potenza); Intrecci fra musica colta e popolare nell’Italia meridionale (Conservatorio di Potenza); Tradizione, didattica e patrimonializzazione della musica popolare (Conservatorio di Potenza); Donizetti in scena. Attualità del testo-spettacolo. Atti del Convegno internazionale (Fondazione Donizetti); Il Teatro Sociale di Bergamo. Il restauro (Silvana editoriale); Il teatro di Donizetti. Atti dei convegni delle celebrazioni III: Voglio amore e amor violento. Studi di drammaturgia (Fondazione Donizetti).
Ha pubblicato per riviste internazionali («Verdi Perspektiven», «The Opera Quarterly», «Musica/Realtà», «Studi pucciniani», «La Fenice prima dell’opera»), teatri (Scala di Milano, La Fenice di Venezia, Massimo di Palermo, Regio di Torino, Donizetti di Bergamo), case editrici (Olschki, Marsilio, Skira, Mondadori Electa, Silvana editoriale, ETS, Lim, Edizioni di Pagina, Grenzi, lineadacqua, Sestante, Musicom), università e conservatori (Losanna, Milano, Foggia, Potenza), stagioni concertistiche e festival (Teatro alla Scala, Orchestra Verdi di Milano, Festival MiTo, Società del Quartetto di Milano, Festival pianistico internazionale di Brescia e Bergamo, Settimane barocche di Brescia). Ha curato diverse voci per il Dizionario biografico degli italiani.
È regolarmente invitato come relatore a convegni internazionali, organizzati fra gli altri da Università “F. Chopin” di Varsavia, Université Paris 8, Hochschule der Künste Bern, Fondazione Cini di Venezia, Conservatorio di Foggia, Conservatorio di Parma, Università Cattolica di Milano, Università Ca’ Foscari di Venezia, Nuove Settimane Barocche di Brescia, Istituto superiore di studi musicali “F. Vittadini” di Pavia, Accademia Filarmonica di Bologna. Tiene altresì conferenze presso enti quali Teatro alla Scala di Milano, Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Donizetti di Bergamo, Teatro Sociale di Como, Università di Ferrara, Associazione Thesaurus, Accademia Carrara di Bergamo.
È stato membro di giuria del 2° Concorso internazionale di canto lirico “G.B. Rubini” di Romano di Lombardia (2015) e del Premio Ferrari di Rovereto (2014), oltre ad aver curato la mostra Gavazzeni a Bergamo nel nome di Donizetti (3 novembre 2016 – 8 gennaio 2017), organizzata dal Comune di Bergamo nel ventennale della scomparsa del direttore d’orchestra. Ha ideato lo spettacolo Dare voce al mito. Per Caruso nel centenario della morte, rappresentato al Festival Le Corti dell’Arte di Cava dei Tirreni nel 2021 con il tenore Orazio Taglialatela e il pianista Fabio Silvestro.