Cerca
Close this search box.

I Romantici Bruch e Weber poi Mozart e il sublime, in memoriam

Sabato 3 aprile 2021, ore 17 I Romantici Bruch e Weber poi Mozart e il sublime, in memoriam
Tra i capolavori dell’estrema fase creativa di Mozart vi è senz’altro il Quintetto K 581 (1789) dedicato all’amico e sodale Stadler. Significativa la presenza in organico del clarinetto dalle sonorità traslucide e dalle incredibili potenzialità – poi sublimate nel superbo Concerto K 622 – strumento accolto primus inter pares tra la consolidata compagine degli archi. Pagina serena, amabilmente concertante, dal colore caldo ed effusivo (come del resto tutte le opere mozartiane in cui il clarinetto venga impiegato) dalla quale non traspare minimamente lo stato di profonda prostrazione e financo disperazione di Wolfgang per le penose e precarie condizioni economiche. Nella prima parte del concerto spicca la presenza della viola: in programma un brano di Bruch, passato alla storia quasi solamente per il suo pur pregevole Concerto per violino, e si tratta di opera impregnata di lirismo, quindi un’irresistibile composizione del ‘romantico’ Weber. (A.P.)

Martina Raschetti viola
Francesco De Giorgi pianoforte

Max Bruch (1838-1920)
Romance op. 85

Carl Maria von Weber (1786-1826)
Andante e Rondò Ungarese

Gabriele Mercandelli clarinetto
Jingzhi Zhang, Marsiona Bardhi violino
Jone Diamantini viola
Federica Di Gioia violoncello

Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)
Quintetto in la maggiore K 581 *
Allegro
Larghetto
Minuetto e Trio
Allegretto con Variazioni

* in memoria di Sandro Tognatti

presentazione di Isabella Veggiotti

Da non perdere il concerto di Sabato 10 dedicato al sommo Piazzolla, musicista ormai entrato nella leggenda, nel 100° della nascita, ancorché un tempo snobbato dagli ambienti accademici. In abbinamento al re del Tango, ecco pagine dei poco noti Pujol e Gnattali, e sarà di certo una sorpresa non da poco per il nostro fedele pubblico. La formazione è quella di flauto e chitarra. Ad esibirsi i due giovani e già pluri premiati Fabio Bussola ed Irene Sacchetti.
A introdurre il concerto il flautista Alessandro Orlando.