Sabato 5 giugno 2021, ore 17 Dal proto Romanticismo tedesco al mondo sovietico
Carl Maria von Weber, l’apostolo del primo Romanticismo tedesco: soprattutto se si pone mente alle sue opere teatrali, vere pietre miliari imbevute di tematiche care a quella temperie culturale. E allora ecco l’emblematico Franco cacciatore in cui demonismo, natura selvaggia e amore vincente vanno a braccetto. E poi Euryanthe ed Oberon, nonché le intramontabili destinate al clarinetto. Quest’oggi ne ascoltiamo il superbo e articolato Trio op. 63, pagina matura (1819) dalle suggestive atmosfere timbriche, che elabora spunti liederistici raggiungendo il culmine emotivo entro l’Andante centrale. Quanto alla Sonata op. 40 che Šostakovič compose nell’estate del 1934 è opera eclettica di grande appeal caratterizzata da due movimenti per così dire tradizionalisti, contrassegnati da un «melodizzare fluente» di ascendenza ancor tutta tardo-romantica – l’Allegro iniziale e il Largo – e due tempi orientati invece verso un linguaggio di natura già tutta novecentesca. Ed è proprio nell’intenzionale (e fascinosa) ambiguità linguistica che risiede lo charme di questa magnifica Sonata. (A.P.)
presentazione di Raffaella Pavin
Adrian Nicodim pianoforte
Luca Perlini flauto
Christiana Coppola violoncello
Carl Maria von Weber (1786-1826)
Trio in sol minore per pianoforte, flauto e violoncello op. 63
Allegro molto
Scherzo. Allegro vivace
Andante espressivo
Finale. Allegro
Christiana Coppola violoncello
Adrian Nicodim pianoforte
Dmitrij Šostakovič (1906-1975)
Sonata in re minore per violoncello e pianoforte op. 40
Allegro non troppo
Allegro
Largo
Allegro
Da non perdere il concerto di sabato 12 giugno che vede abbinata la musica del novecentesco Casella, del quale si ascolta la neoclassica Serenata op. 46 al primo Trio dei Mendelssohn. Un concerto che metterà in gioco un pool di giovani musicisti selezionati ad hoc, posti a reagire con la non facile e pur efficacissima scrittura caselliana che di certo non mancherà di regalare emozioni al pubblico.